Parabiago - Numero 22

SOMMARIO DELLA SEZIONE:

  • Parabiago
  • Parabiago
  • Rescaldina
  • Cerro Maggiore



    CIRCOLO ALLEANZA NAZIONALE "G.D’Annunzio"

    COMUNICATO STAMPA

    La vicenda legata al temuto mega-insediamento commerciale in via IV novembre si è finalmente e positivamente conclusa: l’assurdo Piano Regolatore, studiato e proposto a suo tempo dalle sinistre, è stato modificato in questo punto cruciale. Il locale Circolo di Alleanza Nazionale è particolarmente felice, per due motivi sostanziali. Il primo: si conclude con successo una "battaglia" portata avanti da ormai quasi tre anni dalla Destra parabiaghese in sostegno del piccolo commercio ed, in particolare, degli esercenti di via IV novembre. A tanto risalgono infatti le lettere, gli articoli, i manifesti, i volantini predisposti dal Circolo G. D’Annunzio per denunciare, prima, e sostenere i commercianti, poi, in questa vertenza. Forse non tutti sanno, però, quale è stato l’apporto di AN a livello istituzionale, cioè nella fase di modifica e ristesura di questa parte di PRG: è stato proprio un emendamento, sollevato dal nostro Capogruppo in Consiglio Comunale lo scorso dicembre 2001 alla variante proposta dall’Assessore all’Urbanistica, a dare il volto definitivo all’attuale stesura. Con questo emendamento, non solo le nuove attività ma anche quelle "trasferite" non potranno superare i mq.500 negli eventuali insediamenti commerciali che dovessero sorgere nell’area in oggetto; nella prima proposta di modifica, invece, venivano differenziati tali limiti, consentendo ai "trasferimenti" una superficie di mq.1000, evidentemente una concessione di fatto a chi già si era mosso nell’ottica prevista dalla prima sciagurata stesura effettuata dalle sinistre e, soprattutto, una vittoria di Pirro per i commercianti di via IV novembre. L’emendamento venne votato, comunque da tutta la maggioranza, ed anche dalla Lega Nord, consentendo di giungere all’attuale positiva definizione. Va anche dato merito al Sindaco Garavaglia che, in questa vicenda, ha sin dagli inizi dato fiducia con coerenza e piena onestà intellettuale alle istanze dei commercianti. Auspichiamo, anche, che il promesso intervento migliorativo a tutte le strutture urbanistiche della zona di via IV novembre, pur essendo inserito in un piano triennale, non rimanga dimenticato per due anni e mezzo ma venga subito posto in atto, almeno per quanto riguarda gli interventi più urgenti (nuova illuminazione e rifacimento manto stradale): il tutto nell’ottica di riqualificare e dare nuovo impulso ad una delle zone tradizionalmente più importanti di Parabiago. Il secondo motivo di soddisfazione è che una volta ancora è stata dimostrata e sconfitta l’ambiguità delle sinistre che, in questa vicenda, hanno sempre tenuto un comportamento falso ed ipocrita. Da un lato hanno predisposto, a suo tempo, un PRG criminale nei confronti dei piccoli commercianti, dall’altro hanno in seguito cercato di ingannarli negando sempre davanti all’evidenza ed arrivando persino ad inviare a tutti gli esercenti una lettera aperta nella quale negavano per l’ennesima volta la realtà dei fatti e cercavano di scaricare le responsabilità delle loro cattivo operato su altrui forze politiche. Un comportamento politico ed umano che non richiede altri commenti!!!


    A L L E A N Z A N A Z I O N A L E
    Circolo G. D’Annunzio Parabiago

    Oggetto: comunicato stampa

    I lavori di ampliamento del Liceo Scientifico Cavalleri e dell’annesso Auditorium territoriale ( da circa 500 posti!) sono finalmente ripartiti.

    Questo non sarà piaciuto a tutti i "gufi" che, negli ultimi anni, hanno tacciato di "insensibilità amministrativa" l’ Assessorato all’Edilizia Scolastica Provinciale, e che speravano di imbastire la loro campagna elettorale strumentalizzando questa pastoia burocratica, di cui lo stesso è risultato vittima incolpevole. Infatti la ditta vincitrice l’appalto ha omesso di iniziare i lavori in quanto riteneva viziata l’esecutività del progetto provinciale.

    Il 20 gennaio scorso una delegazione del Circolo " G. D’Annunzio " di Parabiago si è fatta carico di un decisivo intervento. In questa programmata riunione con l’Assessore Paola Frassinetti, alla presenza del Direttore Centrale, del Direttore dell’ Edilizia Scolastica e del Responsabile del procedimento, dopo un acceso confronto, dove sono state valutate diverse ipotesi di intervento e nel quale sono state evidenziate le diverse necessità della realtà parabiaghese, l’Assessore ha deciso di emettere una determina di esclusione della ditta prima appaltatrice per assegnare l’appalto ad altra ditta avente diritto.

    Il giorno lunedì 1 marzo il Responsabile provinciale del procedimento si è presentato al Liceo, comunicando al Dirigente Scolastico l’avvenuto avvicendamento. Dopo pochi giorni i lavori hanno iniziato.

    E’ evidente la leadership dell’Assessore Provinciale nella gestione dell’edilizia scolastica e il contributo di questa " Destra di governo" parabiaghese che, ancora una volta, finalizza i suoi interventi a beneficio della comunità locale. Non sarà certo il primo contributo (e nemmeno l’ultimo) che Parabiago avrà grazie all’intervento di Alleanza Nazionale.

    Parabiago, 13 marzo 2004
    Il Presidente
    Giuseppe Galvagno


    Rescaldina

    Rapporti intercomunali

    Dall’ormai lontano 29 dicembre 2003, la strada intercomunale denominata "strà scer" e che collega Rescaldina con Cerro Maggiore è chiusa al traffico. Questo atto unilaterale dell’Amministrazione Comunale di Cerro Maggiore, sta creando dei gravissimi problemi di mobilità a centinaia non di automobilisti, bensì di LAVORATORI, STUDENTI E COMMERCIANTI. Infatti quella strada ,sebbene comunichi direttamente con Cerro Maggiore, è la strada che porta a San Vittore Olona, a Parabiago e a gran parte dell’Alto Milanese. Siamo a conoscenza di operaie che non riescono più a tornare a casa nell’intervallo di mezzogiorno per fare da mangiare ai propri figli; sappiamo di padri di studenti che frequentano scuole di Cerro o che si recano lì per potere prendere il pullman per Rho: gente che prima andava e veniva da Cerro Maggiore a Rescaldina in 7/8 minuti, ora impiega anche 40/45 minuti per fare questo tragitto. Infatti non potendo più andare direttamente da Rescaldina a Cerro e viceversa (perché anche i cittadini cerresi sono penalizzati inutilmente); ora bisogna fare il giro da Legnano o da Uboldo. Questi percorsi alternativi sono assai pericolosi, specialmente quello che, provenendo da Cerro, immette sulla Saronnese all’altezza della località "Ponte Bozzente" : qui non esiste un semaforo provvisorio, non c’è mai una pattuglia di Polizia locale ma, in compenso, ci sono quotidianamente un sacco di incidenti perché immettersi sulla Saronnese e svoltare per Rescaldina, costituisce un continuo gioco con la morte : provare per credere signora sindaco di Cerro Maggiore. Ebbene noi Le chiediamo perché non si dimette da sindaco visto che non sa affrontare una situazione così semplice e, forse, artatamente creata? Ci dica perché ha chiuso una strada "INTERCOMUNALE", non interna a Cerro? Perché continua a tenerla chiusa, dopo i numerosi reclami che ha ricevuto? Perché non ha dialogato, prima di prendere decisioni così inutili, con i suoi omologhi di Rescaldina, Legnano e Uboldo? Perché ha chiuso la strada dal lontano 29 dicembre 2003 senza che da allora sia stata minimamente toccata la sede stradale? Ma sa che anche se dovesse toccare la sede stradale, c’è la possibilità di fare defluire lo stesso il traffico su quella importantissima via di comunicazione? Lei è un politico, è al "SERVIZIO" della Gente e alla Gente deve rendere la vita il meno difficile possibile. Si ricordi che per andare da Rescaldina a Milano, non bisogna passare prima da Varese; da come Lei ha affrontato la questione viaria con Rescaldina, sembra proprio che la pensi così. Allora le conclusioni sono semplici: si dimetta per favore e, prima di ricandidarsi, FACCIA UN CORSO ACCELLERATO DI BUONA POLITICA.

    Vito Bernardi


    Cerro Maggiore

    La salma nascosta

    Una serata all’insegna della storia, quella di sabato 13 marzo. Nella sala consiliare del Municipio di Cerro Maggiore il giornalista Fabio Bonacina ha presentato il suo ultimo lavoro: "La salma nascosta". Il titolo lugubre del libro è d’obbligo, trattandosi della ricostruzione dei motivi che portarono all’occultamento dei resti di Benito Mussolini dal 1946 al 1957 proprio a Cerro Maggiore, presso il convento dei padri cappuccini. La vicenda era nota, ma il volume in questione permette una ricostruzione completa. Questo ha anche sottolineato lo storico Giorgio Galli, presente all’evento, evidenziando anche la serena obiettività della ricerca che non si comprende perché abbia suscitato contestazioni di carattere strettamente politico. Infatti, fuori del Municipio, stazionava un gruppo di cittadini con contorno di bandiere rosse, che hanno accolto con ironici applausi il pubblico numeroso che usciva al termine della conferenza.