Lettera di Massimo Corsaro - Numero 31

SOMMARIO DELLA SEZIONE:

  • LETTERA DI MASSIMO CORSARO
  • FESTA TRICOLORE DI MILANO



    Milano

    Il 25 luglio scorso (data significativa nella storia d’Italia…); in una riunione di circa 500 tra militanti ed iscritti ad AN, presso l’hotel Executive di Milano, è stata presentato ed approvato un Ordine del Giorno da consegnare alla riunione della Direzione Nazionale del partito. E’ stato un atto d’accusa degli iscritti lombardi alla gestione del partito da parte del Presidente Fini che, nel suo azzeramento delle cariche, non solo ha decapitato Ignazio La Russa dai vertici nazionali ma ha anche rimosso tutti i Coordinatori regionali, compreso Massimo Corsaro. Al suo posto, come Coordinatore lombardo, è stata nominata Cristiana Muscardini : una nomina non certo casuale, risultando un vero e proprio affronto alla componente larussiana, in Lombardia praticamente dominante, di cui la Muscardini è fiera avversaria.

    Vi proponiamo il testo che Massimo Corsaro ha inviato a tutti gli amici di Destra Protagonista, in seguito all’avvenuta riunione della Direzione del Partito:



    Carissimi, anche a seguito di un impegno che Viviana Beccalossi ed io avevamo assunto con tutti voi nella riunione di lunedì scorso, trasmetto di seguito i principali esiti della Direzione Nazionale del partito riunita ieri, 28 luglio, a Roma:
    1. 1) come ampiamente riportato dagli organi di stampa, alla Direzione è stato presentato un documento sottoscritto dalla maggioranza assoluta dei componenti; ciò è stato possibile anche a seguito di intesa politica raggiunta tra Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri con Gianni Alemanno e Francesco Storace, che auspichiamo possa consentire l’individuazione di una linea politica più certa per il futuro del nostro partito;
    2. 2) Nel documento, su esplicita richiesta mia e di Viviana, è stato assunto l’impegno del documento da tutti voi sottoscritto a Milano, recante l’impegno ad avviare la regionalizzazione del partito, individuando al più presto un criterio territoriale per l’indicazione dei coordinatori regionali;
    3. 3) Il Presidente Fini si è dichiarato inizialmente indisponibile a recepirlo in quanto - a suo dire - non compatibile con la lettera dello statuto. Ne è quindi emerso un acceso confronto nel corso del quale Ignazio ha fortemente invitato Fini a trovare una soluzione di comune favore, ed Alemanno ha espresso al Presidente la totale insoddisfazione circa le modalità di nomina dei nuovi coordinatori regionali, facendo esplicito riferimento alla inadeguatezza della scelta recentemente operata in Lombardia;
    4. 4) Fini ha quindi dovuto prendere atto (non senza un visibile imbarazzo) della determinazione espressa dalla maggioranza della Direzione ed ha chiesto un emendamento nel quale, confermando la richiesta di avvio della fase di regionalizzazione, si demandasse alla prossima riunione di Assemblea nazionale l’incarico di individuare le modifiche statutarie necessarie per cambiare le modalità di indicazione dei coordinatori regionali;
    5. 5) Questa proposta è stata da noi accettata e validata dal voto unanime della Direzione (unico voto contrario il nuovo coordinatore della Puglia; quello della Lombardia non aveva diritto di voto).
    Ritengo pertanto che l’esito dell’incontro sia, alla luce delle considerazioni espresse lunedì scorso, ampiamente soddisfacente rispetto le attese dei lombardi; sia in termini del modificato rapporto tra il Presidente ed il resto del partito, sia in ordine al preciso contenuto del documento approvato dalla Direzione.

    Da notare, da ultimo, come nell’incontro tra Fini ed i coordinatori regionali svolto nella mattinata di mercoledì 27, il neo coordinatore lombardo ha chiesto di poter commissariare le Federazioni della nostra regione(!). Il Presidente, richiamando tutti al pieno rispetto dello statuto, ha ricordato che il commissariamento di presidenti provinciali regolarmente eletti può essere disposto da lui stesso solo nel caso di gravi e comprovati motivi, di fatto inesistenti in queste circostanze. Anche in questo caso dunque, le decisioni sono in linea con quanto da noi espresso lunedì scorso.

    Credo quindi che il mandato che avete conferito a me e Viviana sia stato portato a compimento con soddisfazione. Ovviamente, siamo più che mai determinati a proseguire il nostro lavoro a partire da un nuovo incontro collegiale che organizzeremo ai primi di settembre, alla ripresa dei lavori.

    Nel frattempo, sento di dovervi un ulteriore sentito ringraziamento per l’affetto ed il contributo che una volta di più mi e ci avete garantito.

    Buone vacanze ed un abbraccio a tutti.

    Massimo Corsaro


    Festa tricolore

    Anche quest’anno Milano ospiterà la Festa tricolore, come da diciassette anni. L’appuntamento è, al solito, presso la Palazzina Liberty di Largo Marinai d’Italia dal 23 settembre al 2 ottobre. Ma quest’anno la tradizionale kermesse è stata turbata dalla presa di posizione di Cristiana Muscardini, neo coordinatrice regionale al posto di Massimo Corsaro dopo il recente repulisti di Fini. L’on. Muscardini ha pensato bene di organizzare quattro giornate di manifestazioni, ad iniziare dal 20 settembre, su argomenti di grande attualità come il terrorismo, gli anziani e i giovani, ma in alternativa alla festa Tricolore, sulla quale si è espressa in modo negativo. Peccato. La Muscardini, che abbiamo sempre apprezzato per grinta, combattività e per la lunghissima dedizione al partito, esordisce nel suo ruolo in un modo non felice. La Lombardia è praticamente tutta sulla linea di Ignazio La Russa e di Alemanno, Destra protagonista e Destra sociale da poco alleate; il seguito della Muscardini è stato sempre piuttosto limitato. Questa presa di posizione dà la chiara impressione di voler giocare in un ruolo di "muro contro muro" che non sarà capito dall’elettorato, non gioverà a nessuno e meno che mai al partito. Crediamo che la Muscardini abbia perso un’occasione storica per presentarsi come veramente al di sopra delle parti, in un momento in cui in Alleanza Nazionale si proclama la morte delle correnti e del correntismo.

    Il Barbarossa