SOMMARIO DELLA SEZIONE:
- LEGNANO - CONGRESSO AN
- LEGNANO - ADDIO AD AN
LEGNANO - CONGRESSO AN
Domenica 3 febbraio, presso la Sala de "Il Giardino", si è tenuto l’atteso Congresso cittadino legnanese di Alleanza Nazionale. Atteso, perché da troppo tempo il locale Circolo era commissariato ed era sempre più urgente nominare un nuovo Presidente. Piena la sala di iscritti e simpatizzanti, con la presenza di rappresentanti locali delle forze politiche : Munafò e Guidi per Forza Italia, Giordano per l’Italia dei valori, il vicesindaco di Rescaldina, altri politici locali e provinciali; alla fine della giornata ha voluto portare il suo saluto anche il sindaco Lorenzo Vitali. Il Congresso è stato aperto da Maira Cacucci, commissario nominato da poche settimane per portare al Congresso il partito; ha subito ceduto la parola ad Antonio Vinci, Coordinatore dell’ Area 6 di AN, che raggruppa 13 comuni, compreso Legnano. Vinci , che ha preso la parola più volte, ha sottolineato come la candidatura unica di Roberto Garbagnati sia un dato positivo, perché il frutto della convergenza su un unico nominativo dopo un dibattito interno al Circolo e alla presenza iniziale di più candidati. Garbagnati, dopo l’intervento degli assessori Codazzi, Gangemi, Colombo e di altri presenti, è stato eletto a larghissima maggioranza, con solo due schede bianche. Nel frattempo era sopraggiunto l’on. Romano La Russa, Presidente provinciale di Alleanza Nazionale, che ha proclamato ufficialmente l’eletto dall’Assemblea. I presenti sono stati galvanizzati dal loro Presidente provinciale, specialmente in vista delle ormai imminenti elezioni, ma spinti anche a cambiare registro, affinché Legnano non conosca più le fratture interne che sino ad ora ha mostrato. Tutto bene quindi? Non proprio. Si sono notate le assenze di Stefano Colombetti, per impegni presi precedentemente, e soprattutto di tre dei quattro consiglieri comunali : Baggio, Commodaro, Barone; del gruppo consiliare era presente solo il capogruppo Antonio Guarnirei. Come mai? Un’assenza che La Russa ha sottolineato in modo piuttosto indispettito.
LEGNANO - ADDIO AD AN
Che ci fosse qualcosa che non filasse per il verso giusto s’era capito già al Congresso cittadino (vedi articolo precedente). Ma martedì 19 febbraio si è consumato l’addio dei due consiglieri di AN di Legnano, Marco Commodaro e Antonino Barone. Alla presenza di Rocco Buttiglione, giunto a Legnano per aprire la campagna elettorale, i due ex AN hanno ufficializzato il passaggio nelle file dell’UDC. I motivi? Dalle loro dichiarazioni si evince una risentita esclusione dalle decisioni della vita cittadina, una carenza di comunicazione da parte degli assessori di AN e, soprattutto, attraverso le righe, si capisce che i due consiglieri hanno individuato nell’assessore Rosa Maria Codazzi la principale "colpevole" dei dissapori. La Codazzi, assessore all’istruzione e alla cultura, è personaggio noto alla cittadinanza per il suo grande impegno politico e amministrativo. Tra i più votati sin dai primi anni di politica attiva, è persona di grandi capacità e spessore. Risulta piuttosto difficile che delle incomprensioni, vere o presunte, possano essere davvero la causa scatenante di un provvedimento così drastico. In politica sono tutt’altro che rari i momenti di tensione, anche all’interno del proprio partito, ma la decisione di uscirne per approdare in una forza politica diversa è indubbiamente di una gravità inaudita. Specialmente quando si tratta di personaggi, come Commodaro, di navigata esperienza politica e militanza. Nel frattempo esce da AN anche Roberto Baggio, approdando - almeno per ora - nel gruppo misto, anche se con motivazioni diverse. A questo punto la situazione diventa assurda e paradossale insieme: l’UDC aveva un consigliere e nessun assessore; AN aveva quattro consiglieri, ora uno, e tre assessori. Il sindaco Vitali, persona corretta ed equilibrata, non potrà non tener conto del mutamento degli equilibri all’interno del Consiglio comunale, anche se pur sempre nell’ambito delle forze di maggioranza.