Bruno Falcone, assessore di an a parabiago - Numero 13

Barbarossaonline ha intervistato Bruno Falcone, assessore di AN a Parabiago per la polizia municipale e le attività produttive.

Prima di tutto : quando é stato nominato assessore e quali sono le sue competenze?
Sono stato nominato alla fine di aprile 2000, alle ultime elezioni amministrative. Il mio assessorato raggruppa più competenze : polizia municipale, attività produttive, commercio. All’atto dell’insediamento ho trovato un assessorato sguarnito di uomini, sottodimensionato, demoralizzato. Mi sono quindi dato da fare per attivare tutti i mezzi pubblici, regionali e provinciali, per acquisire finanziamenti per permettere l’adeguamento necessario delle forze presenti. Quell’anno, poi, usciva la Legge 8 "Città sicura" della Regione Lombardia e a quel punto abbiamo iniziato a partecipare ai bandi. Abbiamo, così, potuto acquisire finanziamenti per acquistare le telecamere, utili per il controllo del territorio.

A Legnano, però, l’assessore Falco pare che abbia intenzione di eliminare quelle esistenti, non essendosi mostrate adeguate ed utili.
Le telecamere che abbiamo a Parabiago sono diverse da quelle di Legnano che, effettivamente, non servono a molto. Le nostre sono come quelle che hanno a Milano. Ne abbiamo 24 ed adesso ne stiamo sistemando altre quattro, per un totale quindi di 28. Sono distribuite attorno alla Villa Corvini, Piazza Maggiolini, Parco Corvini, il Palazzo comunale e in questi giorni le stiamo installando a Villastanza.

Possiamo, quindi, dire che la periferia non viene trascurata?
Assolutamente, no. Infatti abbiamo intenzione di acquisire altri finanziamenti, perché a Villastanza ne collocheremo quattro in tutto, di cui tre sono già in fase di installazione; inoltre cercheremo di metterne altre quattro a San Lorenzo, proprio perché in quest’ultima zona c’è qualche nicchia di delinquenza e di cattive frequentazioni.

Per quanto tempo sono in funzione? 24 ore su 24?
Sono tutte telecamere che funzionano sulla base della legge sulla privacy, 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno e il nastro viene cancellato automaticamente ogni 72 ore.

Ma, assessore, ci dica : ci sono già state situazioni risolte grazie alla presenza delle telecamere?
Le rispondo al contrario : quando siamo arrivati noi c’era una situazione di allarme per la delinquenza, una mancanza di sicurezza molto forte. Adesso questa è una città tranquilla. Non abbiamo mai individuato qualcuno tramite le telecamere, ma questo è un elemento positivo, perché vuol dire che le telecamere hanno agito come deterrente. Ciò viene testimoniato dalle statistiche dei carabinieri.

Altri punti qualificanti del suo assessorato?
In questi anni abbiamo aperto il distaccamento della polizia municipale di Villastanza dove, quando siamo arrivati noi, c’era uno stato di allarme permanente, con presenza di nomadismo, con una polizia municipale non sempre attiva; fenomeni diversi, come motorini che andavano tranquillamente anche sui marciapiedi, effrazioni frequenti, microdelinquenza, spaccio di droga, erano all’ordine del giorno : tutto questo piano piano si è attenuato. Abbiamo incrementato la polizia municipale anche con nuovi mezzi e nuove moto; abbiamo migliorato il sistema di radiofonia interno; abbiamo dotato i vigili di armi dagli inizi del 2001. Abbiamo avviato il terzo turno, cosa che neppure Legnano ha.

Di che si tratta?
I turni di vigilanza sono dalle 7.30 alle 19.30, divisi in due momenti. Ora per tre volte alla settimana prolunghiamo sino all’ una di notte, con possibilità di ampliamento sino alle tre del mattino nel periodo estivo. Infine dall’inizio di quest’anno abbiamo cambiato il comandante, che proviene dall’interno della struttura, e il funzionamento oggi possiamo dire che è ottimale. Il personale è passato da 15/16 vigili in media a 20/21; parliamo, ovviamente, solo di vigili in divisa.

Per quanto riguarda le attività produttive?
La Giunta di centro-sinistra ha ristrutturato Villa Corvini, con finanziamento dell’Unione Europea, con l’impegno di gestire al suo interno un Centro servizi per la piccola e media impresa. Quando abbiamo preso il governo della città non era ancora organizzato, anzi la Giunta precedente era reduce da una serie di insuccessi, per cui con difficoltà stava cercando di costituire una società consortile per la gestione di questo Centro. A questo punto noi, invece, siamo riusciti a coagulare un certo numero di enti che sono il Comune di Parabiago, la Fondazione Clerici, l’Associazione Calzaturieri, l’ Assimpredil , l’ Associazione legnanese dell’Industria,la Confartigianato Alto Milanese, l’Assocaaf. Grazie a questi soci, con il Comune di Parabiago come socio di maggioranza, abbiamo costituito la società consortile di Villa Pomini, attraverso la quale si gestisce il Centro servizi per la piccola e media impresa. Siamo riusciti, quindi, a far decollare questo progetto che la Giunta di Centrosinistra aveva tentato per due anni.

Mi sembra di capire che lei segue con molta attenzione il Centro di servizi.
Certamente. Ora ci stiamo attivando con una serie di progetti per recepire finanziamenti dalla Provincia, Regione ed Unione Europea. Insomma stiamo seguendo la stessa logica usata per risistemare la situazione della polizia municipale.

Quali sono i Progetti più importanti?
C’è il Progetto di "Fare impresa", per cui stiamo cercando di acquisire finanziamenti per Corsi di formazione, per candidati imprenditori o per chi imprenditore lo è già e vuole ampliarsi ulteriormente. Poi c’è il progetto di internazionalizzazione delle imprese del Parabiaghese con Euroimpresa e l’ALI, finalizzato ad aprire uno sportello all’interno della Villa Corvini a disposizione di chi vuole avere informazioni, cercare finanziamenti, avere contatti con l’estero, cercare dei partners. A questo proposito abbiamo contatti con quei Paesi che sono interessati ad emigrare verso l’Italia, come il Senegal, il Marocco, l’Est europeo, come Moldavia, Romania e Croazia, per portare in questi Paesi delle opportunità.

Come fate?
Cerchiamo in quei Paesi una struttura come la nostra, un Centro servizi per la piccola e media impresa che abbia interesse ad attività in comune o incentivando la presenza dei nostri mercati presso di loro o cercando di formare mano d’opera specializzata con finanziamenti che esistono, particolarmente in seguito alla legge Fini-Bossi. In modo che quando si importi della mano d’opera sia già specializzata.

Concludiamo domandandole la sua posizione nei confronti degli alleati della maggioranza.
Non c’è un particolare problema, per lo meno non è un mio problema. Io ho dato le dimissioni una volta nel settembre del 2000, perché ravvisavo un eccesso di critica nei confronti della polizia municipale che stavo appena ristrutturando, quando oltre tutto, al tempo, c’era il problema del comandante, di cui non ero del tutto soddisfatto. Non è che all’interno della maggioranza ci siano problemi molto grossi. Più che altro assistiamo a dissidi all’interno di Forza Italia. Secondo alcuni assessori, non certo noi, sembra che sul sindaco si siano assommati troppe responsabilità ma, ripeto, non è un problema nostro. A noi va benissimo che il sindaco vada avanti così, non ci vediamo niente di male, mentre ci sono altre forze della coalizione che vorrebbero che le cose cambiassero. Noi, in ultima analisi, assistiamo a questa situazione da un assessorato che funziona; noi stiamo tranquilli, stiamo facendo le nostre cose.

C’è un segno tangibile della cittadinanza che segnali la sua valutazione?
Sì. Il Comune ha dato incarico a Datamedia e i risultati delle indagini parlano chiaro : un buon livello di accettazione del sindaco da parte della cittadinanza ed anche del nostro assessorato.

Barbarossa