SOMMARIO DELLA SEZIONE:
- Lonate Pozzolo
- Nerviano
- Parabiago
LONATE POZZOLO (VA)
8 settembre e dintorni
CARO PRESIDENTE
NON FU ARMISTIZIO, FU TRADIMENTO
Il 1943 fu l’anno delle illusioni. Si illusero i congiurati del Gran Consiglio di salvare il fascismo sacrificando Mussolini; si illusero il Re e Badoglio di tradire l’alleato senza pagare prezzo; si illusero i ragazzi di Salò di difendere l’onore d’Italia ma finirono col combattere i propri fratelli; infine i partigiani che si illusero di sostituire la dittatura fascista con quella del proletariato. Tutto ebbe inizio il 25 luglio. Caduta l’ultima illusione di vincere la guerra, arrestato Mussolini, dissolto il regime, allo sbando l’esercito, il timone tornò nelle mani del Re il quale, con l’assenso dei partiti democratici in via di riorganizzazione e l’apporto dei vecchi notabili nel frattempo riesumati, affidò al Maresciallo Badoglio le sorti del nostro Paese. Il nuovo governo si affrettò a rassicurare l’alleato tedesco circa la fedeltà dell’Italia e nel contempo avviò segreti contatti con gli angloamericani per passare armi e bagagli dalla parte del nemico, nella patetica illusione di uscire indenni da una guerra che volgeva al peggio. L’8 settembre con i tedeschi in casa e senza preoccuparsi della sorte che sarebbe toccata ai nostri soldati, fino a quel momento impegnati a fianco dei tedeschi su tutti i fronti di guerra e su cui si sarebbe abbattuta l’ira di Hitler, arrivò l’annuncio di Badoglio che chiamò armistizio quello che in realtà fu tradimento: nel volgere di 24 ore i camerati divennero nemici e gli invasori alleati. Questo atto scellerato non mutò le sorti del conflitto, non servì a lenire le sofferenze della popolazione civile che invece continuò a lungo a morire sotto i bombardamenti dell’aviazione angloamericana: servì solo a scatenare la furia vendicativa di Hitler, in quel momento padrone assoluto del nostro Paese, e a creare le premesse di quella guerra nella guerra le cui ferite ancora oggi stentano a rimarginarsi. Solo la nascita della Repubblica Sociale Italiana e la ricostituzione di un esercito lealista cui aderirono, secondo uno studio di Silvio Bertoldi ("Soldati a Salò" ed. Rizzoli, Milano 1995) in seicentomila, frenò i propositi di Hitler che aveva previsto il totale smantellamento e trasferimento in Germania del nostro apparato industriale, la deportazione nei campi di lavoro e nelle fabbriche tedesche di tutti gli uomini che avrebbero rifiutato l’arruolamento nella Wehrmacht e chissà cos’altro. Le motivazione che spinsero tanti giovani ad arruolarsi nelle forze armate repubblicane furono diverse e non sempre nobili (come spesso accade in questi casi): il rischio di fucilazione per i renitenti alla leva, l’intento di molti militari deportati nei campi di concentramento in Germania di tornare in Italia per poi disertare, la paga e la voglia di protagonismo. Vi aderirono anche fior di criminali, ma la stragrande maggioranza di essi lo fece per riscattare l’onore perduto e per sottrarre l’Italia dalla vendetta hitleriana. Purtroppo tra i due eserciti, quello tedesco affiancato dalle divisioni della Repubblica Sociale al nord, e quello anglo americano con le truppe di Badoglio al sud, si frapposero i partigiani. E fu guerra civile.
Gianfredo Ruggiero circolo culturale Excalibur
NERVIANO
Richiamo a riflessione i partiti di destra del consiglio comunale nervianese. Nelle scorse settimane nella frazione S. Ilario M.se è stata organizzata una raccolta di firme, con tanto di tavolo pubblicitario nella piazza della chiesa. Obiettivo e tema della raccolta: la richiesta dei cittadini di organizzare un mercato comunale nella frazione, in quanto ormai tutti gli esercizi commerciali hanno chiuso saracinesca o stanno per farlo. Queste chiusure sono un problema storico poichè i vicini centri commerciali di Nerviano, Lainate e Rescaldina hanno drasticamente cambiato la struttura economica commerciale ed artigianale della frazione. Si prospetta che entro due anni rimarranno solo un panificio, un giornalaio ed una pizzeria d’asporto. Questi tre esercizi non potranno soddisfare minimamente i bisogni di una popolazione di circa 3500 abitanti, soprattutto la categoria degli anziani e delle persone senza mezzi di trasporto propri. La campagna di raccolta è stata organizzata da una lista civica locale composta da militanti di sinistra. Mi chiedo quali siano gli interessi dei consiglieri della destra locale visto che non si sono occupati del grave problema.
Roberto Rossetti
PARABIAGO
Circolo "G. D’Annunzio" di Parabiago
Crediamo che temi come quello di questo mese, i lavori pubblici nel nostro Comune, siano particolarmente spinosi da affrontare forse perchè hanno un impatto immediato nella vita di tutti noi. Spesso al Circolo "D’Annunzio" i militanti propongono discussioni e, perchè no, critiche a questa o quella scelta in materia di edilizia pubblica. E’ proprio da tali riflessioni che, all’interno del movimento politico che mi onoro di rappresentare, si è giunti ad una sintesi di quali siano le scelte da fare, le iniziative da intraprendere. Non è un mistero che la via IV Novembre (la via storica per eccellenza del commercio parabiaghese) necessiti di un intervento strutturale di riqualificazione: i commercianti hanno già a suo tempo raccolto delle firme di protesta per questa condizione, sollecitando l’Amministrazione ad avviare il promesso piano di intervento e di risistemazione. Ora, terminati i numerosi interventi che erano in atto, è giunto il momento di agire: bisogna fare qualcosa!!. La risoluzione di questo problema non può più attendere.
Sappiamo che il Sindaco vuole attuare un progetto di ristrutturazione ambizioso, per ridare a via IV novembre i fasti di un tempo. Sappiamo altresì che ciò richiede tempo; nel frattempo, affinchè non si dica che le nostre sono rimostranze generiche, ci permettiamo di fornire alcune proposte per un intervento nell’immediato: - ripristino del manto stradale: in alcuni punti gravemente usurato, oltre che pericoloso per le autovetture in transito;
- rialzo dei marciapiedi: poichè gli attuali sono allo stesso livello della strada.
- miglioramento del sistema di illuminazione: pressochè immutato dagli anni ’30.
Sembra quasi lusinghiero nei confronti del regime fascista che questi impianti da allora non siano mai stati cambiati.
In second’ordine sollecitiamo interventi per recintare i parchi di Via Crivelli e di Villa Corvini, nonchè l’asfaltatura dei parcheggi nelle immediate vicinanze del cimitero. Non ci pare adeguato fornire un misto di ghiaia e fango alle persone che parcheggiano la loro auto per andare alla stazione ferroviaria. Oltretutto, non essendoci illuminazione, capita il più delle volte di finire a piè pari nella pozzanghera di turno.
All’ultimo posto nell’ordine, ma di importanza ineguagliabile, una riflessione: è inaccettabile che una città come Parabiago non abbia un monumento ai caduti di tutte le guerre. La tragicità degli eventi accaduti in Iraq rende ancora più immediata e vicina alla sensibilità comune l’improrogabile esigenza di commemorare i nostri caduti, coloro i quali hanno dato la vita per servire questo grande Paese. Da un partito fortemente identitario come il nostro, non può non giungere un auspicio che la presenza di tale monumento possa rinfocolare il valore dell’Unità Nazionale, quella del Tricolore e dell’orgoglio dei Padri della Patria.
Giuseppe Bellini
Parabiago La Comunità Giovanile organizzerà sabato 13 dicembre, alle ore 21.00, presso la Chiesa Centrale S.S. Gervaso e Protaso, in Piazza Maggiolini a Parabiago, un concerto di VINCENZO ZITIELLO in occasione del Natale. Questo concerto segue quello tenuto a Villa Corvini il giugno scorso, con enorme successo di pubblico. Vincenzo Zitello è personaggio conosciuto in tutto il mondo, non solo per le sue collaborazioni con Alan Stivell, Battiato, Ivano Fossati, Casale e Tosca, ma anche per le sue composizioni di musica sacra. Nel 1995, compone per le Edizioni Paoline, un "AVE MARIA" che presenta dal vivo, insieme alla cantante Rossana Casale, a Loreto, alla presenza del Papa. Nel 1996 compone una Messa eseguita con la cantante Tosca. Suona dal vivo il "Magnificat", cantato da Tosca, al Teatro dell’Opera di Roma in occasione del Giubileo. Nella Pasqua del 2000, Famiglia Cristiana pubblica 200.000 copie del CD " Musica Caeli", concerto per il Giubileo che contiene sette brani di musica sacra composta da Zitello.
Parabiago
Mozione al Sindaco di Parabiago
Alla luce dei luttuosi accadimenti degli ultimi giorni, che hanno scosso l’opinione pubblica italiana, visto le numerose iniziative che si stanno sviluppando in moltissimi Comuni, ai sensi dell’art. 17 comma 6 del Regolamento del Consiglio Comunale, i Capigruppo firmatari, chiedono che sia inserito, nell’elenco degli argomenti in trattazione nella prima adunanza utile del C.C., il seguente ordine del giorno:
considerato che
- in data 12 novembre 2003 in Iraq, nella città di Nassirya, un vile attentato ad opera di kamikaze, straziava 19 nostri connazionali: carabinieri, militari e civili;
ricordato che
- il contingente italiano di stanza in Iraq svolgeva e svolge tuttora compiti di mantenimento della pace e a carattere umanitario, quali la distribuzione di medicine, acqua, cibo e altri generi di prima necessità;
- il contingente italiano è molto apprezzato e ben voluto dalla popolazione locale.
Tant’è la manifestazione spontanea di solidarietà svoltasi subito dopo l’attentato nelle adiacenze della caserma italiana;
invitano il Sindaco e la Giunta comunale
- a valutare la possibilità di intitolare: un edificio pubblico o la sala delle adunanze, alla memoria dei caduti di Nassirya, che hanno sacrificato la propria vita nell’adempimento del dovere a difesa della libertà, della pace, per la costruzione di una vera democrazia in Iraq.
- in alternativa a considerare l’intitolazione di una via o di una piazza del nostro Comune.
Parabiago,20 novembre 2003-11-20
Alleanza Nazionale - Tiziano Zappa
Forza Italia e Forze di Centro - Massimo Modellini
Lega Nord Padania - Renato Morlacchi
Gente di Parabiago - Norberto Bottini
Parabiago Nuova - Natale Paroni
Parabiago
Ancora sul caso Bruno Falcone
E’ da anni ( nel mio caso da quasi mezzo secolo !) che seguo con attenzione gli sproloqui a mezzo stampa dei signori dell’Ulivo; la loro più ghiotta specialità, ovvero gli attacchi personali contro gli avversari politici, e verso la mia persona in particolare, si sono sprecati. Devo peraltro dire che ho sempre accolto con soddisfazione e gratitudine i loro "j’accuse" in quanto, nonostante l’impegno ed il livore da loro sempre profuso, si sono sempre rivelati dei boomerang e degli autogol che hanno permesso a me ed a tutto il gruppo di AN di avere argomentazioni dialettiche da sfruttare: quale spreco di carta, quale "errato utilizzo" di questa stessa carta, quante braccia rubate all’agricoltura, quale fulgido esempio dei famosi "trinariciuti" di Guareschiana memoria Ma veniamo ai fatti; l’ultimo autogol è andato in onda sul numero di novembre del Notiziario dell’Ulivo. Mi si attacca, ovviamente a livello personale (è la loro unica arma); con frasi fatte e slogan, senza riscontri oggettivi o semplicemente senza riscontri, sparando nel mucchio sperando che poi qualcuno ci creda. Vediamo di mettere ordine:
DIMISSIONI:
le mie dimissioni sono state causate da gravi ed improcrastinabili situazioni personali. Ho sempre inteso la politica come servizio, mai come possesso di un "cadreghino". Quindi, seppur con dispiacere, ho dato forfait, senza rimpianti o rancori, né qualcuno può permettersi di dare giudizi o, peggio, intromettersi in fatti appartenenti esclusivamente alla mia sfera personale. Sono tra l’altro convinto che chi mi ha sostituito, il Prof. Parasmo, abbia tutte le caratteristiche umane, tecniche, politiche per non sfigurare.
PIANO URBANO DEL TRAFFICO:
in 7 anni di Giunte di sinistra o assimilabili, tra il 1992 ed il 1999 , sono stati spesi oltre 200 milioni di lire di allora in incarichi esterni riferiti a Piani della Viabilità SENZA NULLA CONCLUDERE. Il mio assessorato, in due anni dal 2000 al 2002, ha speso 65 milioni di lire giungendo alla definizione del piano e ricevendo il plauso scritto degli organismi tecnici della Amministrazione Provinciale di Milano. Ho già spiegato queste cose almeno un anno fa al Consiglio Comunale di Parabiago ed allora avevo anche letto in pubblico nella sua interezza la relazione tecnica della Provincia che approvava ed elogiava il lavoro che avevo portato avanti con i consulenti. Tra breve, quindi, verrà reso pubblico ed approvato dalla Amministrazione Comunale: chi ha fatto meglio? Chi merita critiche ?
VILLA CORVINI:
sono riuscito a costituire nel 2001, dopo un anno e mezzo di fatiche la Società di Gestione di Villa Corvini , la ben nota SCARL, inserendo partner importanti, senza i quali il progetto Villa Corvini sarebbe rimasto al palo. Semmai dovrei parlare delle scelte improvvide e demagogiche fatte dalla precedente Giunta di sinistra in sede di pianificazione dell’operazione. Infatti per ottenere il finanziamento di 4 miliardi (sugli 8 complessivi) per la ristrutturazione, la sinistra si impegnò con la Regione ad utilizzare Villa Corvini come Centro Servizi per la Piccola e Media Impresa. Si impegnò senza analisi alcuna della situazione locale e del territorio, senza quindi sapere se un Centro Servizio di quel tipo era richiesto, utile o necessario, senza sapere, insomma, se avrebbe avuto le gambe per camminare. Fu una scelta quella del Centro Servizi, di pura e semplice demagogia, solo per riempirsi la bocca di parole che sembravano di attualità. Non contenta , la sinistra non si accorse che questo impegno veniva assunto dall’ allora Amministrazione Comunale di Parabiago contemporaneamente ( 1997 ) alla nascita, a Legnano, di Euroimpresa di cui il nostro Comune acquisì importanti quote di partecipazione. Il Centro Servizi di Villa Corvini, quindi, sarebbe nato nello stesso territorio, con gli stessi obiettivi, in piena competizione e sullo stesso tema di Euroimpresa: una inutile duplicazione! Inoltre, mentre per Euroimpresa erano disponibili le risorse del Comune di Legnano, della Provincia di Milano, della Banca di Legnano ed altri importanti azionisti, per il Nostro Centro Servizi di Villa Corvini erano disponibili solo le modeste risorse del nostro Comune di Parabiago. Quindi il progetto era debole, minato sin dall’inizio nelle finalità e nelle risorse. Malgrado ciò il mio assessorato, con l’Amministratore della Scarl, ha lavorato per limitare i danni e dare un senso alla struttura che da due anni è comunque viva ed operante. Abbiamo fatto una previsione finanziaria che prevedeva perdite decrescenti nel 2002 e 2003 con una prospettiva di equilibrio di bilancio alla fine del 2004 . Cose del resto dette e spiegate ampiamente e più volte nel corso di Consigli Comunali. Sono i risultati che il Centro servizi sta confermando. Quindi dove sta la situazione fallimentare che la sinistra lamenta ? Abbiamo accreditato il Centro Servizi alla Regione come Centro di Formazione affinchè la Scarl possa partecipare ai bandi del Fondo Sociale Europeo. Villa Corvini ha risposto ai primi bandi ottenendo anche, pur senza acquisire corsi, degli ottimi piazzamenti per una struttura ancora all’inizio di questa esperienza, in un settore di espertissimi e di furbi. Si sono decuplicate le iniziative di utilizzo di Villa Corvini, pur obbligati a tenere presenti in questo senso i limiti imposti dal finanziamento Regionale. Si sono impostati i contatti con Enti pubblici e privati per iniziative congiunte da sviluppare in Villa Corvini. Mi giunge in questi giorni notizia che alcuni di essi stanno dando i loro frutti. Quindi, e lo chiedo ad alta voce, dove stanno i disastri ed i fallimenti di Villa Corvini se non nella demagogia ormai secolare dell’opinionismo ideologicamente deviato della sinistra !?
Sicurezza:
mi limito ad una citazione sintetica ma estremamente significativa :- Tolto il famigerato gratta e sosta sin dall’inizio del mio Assessorato
- Aumentato l’organico
- Arma agli agenti di Polizia Locale
- Aperto e reso operativo il distaccamento PM di Villastanza
- Aumentati i mezzi operativi resi più attuali nel numero e nella qualità
- Introdotti vari livelli di pattugliamenti serali e già da mesi una terzo turno serale organico
- Installate e rese operative quasi trenta telecamere che hanno rese finalmente sicura la Città di Parabiago nei punti più a rischio
- Aumentata la visibilità operativa del nostro Corpo di Polizia Locale , aumentata la stima e la credibilità dello stesso da parte della Cittadinanza. Conferme in questo senso sono venute da DATA MEDIA in tutti i sondaggi fatti in Città: sono dati positivi sempre in aumento, nel senso di maggiore consenso verso l’opera del mio Assessorato e della Polizia Locale.
- Diminuzione drastica del livello di criminalità presente sul territorio, come dimostrato dalle statistiche delle Forse dell’Ordine. Anche in questo caso, come più sopra dimostrato, per il mio Assessorato lascio parlare i fatti.
Supermercato di Via Santa Croce:
qui la falsità degli Ulivisti raggiunge il colmo! I commercianti di Parabiago sanno bene da che parte sta la verità, sanno valutare le ipocrisie di chi tenta di tirarli per la giacchetta e contemporaneamente ha preparato Piani Regolatori nefasti, sanno distinguere l’onestà intellettuale di chi, documenti alla mano, lascia che siano loro stessi a giudicare chi li sta prendendo per il naso. Ma non era un membro del variegato universo ulivista che soleva dire: "Carta canta"?.
Cari ex-comunisti di Parabiago: i documenti ed i fatti Vi hanno smascherato. Piantatela con gli attacchi personali e con il fumo negli occhi: il fumo fa male! In quanto a Pinocchio, penso sia chiaro a tutti chi dice le bugie, qui a Parabiago: ricordatevi però che Pinocchio non solo aveva il naso lungo, ma aveva pure la testa di legno!
Bruno Falcone