SOMMARIO DELLA SEZIONE:
- ALTOMILANESE
- VARESE E PROVINCIA
ALTOMILANESE
Neanche a dirlo: la vicenda che tiene banco in tutta Italia, e quindi anche nell’Altomilanese, è la nascita di Futuro e Libertà. Se le acque non sono ancora del tutto chiare nella provincia milanese, con molte posizioni ancora incerte chiarissime,invece, sono a Legnano, città assurta in questi ultimi anni ad emblema di "cambiacasacca" o, per dirla con linguaggio forbito, di "laboratorio politico". E sì, perchè quando si vogliono rivestire periodici e inspiegabili mutamenti di bandiera con il manto paludato del politicamente corretto allora si parla con sussiego di "laboratorio politico". Il Giorno nella sua edizione legnanese del 15 ottobre u.s., riportato da noi nella rubrica Letture, ha ben ricostruito il "percorso" di quattro consiglieri presenti a Palazzo Malinverni, che ora hanno costitutito il gruppo consiliare di Futuro e libertà. Il titolo del pezzo: "Oggi qui, domani là. Dall’ Udc a Fi, ad An". E già questo titolo la dice lunga. Anche noi ce ne siamo occupati (vedi num. 46 dello scorso anno del Barbarossaonline). Ora preferiamo semplicemente non parlarne ed ognuno interpreti questo silenzio come vuole.
VARESE E PROVINCIA
Se c’ è una Provincia che più di altre avrà un’emoraggia di assessori e consiglieri in fuga verso Futuro e Libertà beh quella è la Provincia di Varese. E non certo perchè l’aria fine che si respira nelle Prealpi abbia portato a serie, ponderate ancorchè improvvise riflessioni sulla mancanza di libertà in quel "partito di plastica" che si chiama PdL e nel quale sino a ieri si militava respirando a pieni polmoni libertà e garantismo! No, ma semplicemente perchè sulla via di Damasco, pardon di Roma, hanno seguito il loro capo, cioè l’ex consigliere regionale (non rieletto) ed ex assessore regionale (non rinominato) Luca Ferrazzi di Gallarate tutti coloro che dall’ormai ex Coordinatore provinciale avevano avuto un incarico amministrativo o politico. Parliamo proprio di Luca Ferrazzi che sino al giorno prima su La Prealpina smentiva un suo passaggio a Futuro e Libertà, mentre il giorno dopo annunciava clamorosamente la sua separazione dal partito in cui aveva militato; parliamo proprio di Luca Ferrazzi che, come ha ricordato Ignazio La Russa a Varese, rinfacciava a Fini d’avergli fatto perdere quote di elettorato, per i suoi discorsi a favore degli immigrati, e quindi colpevole di non averlo fatto rieleggere. Ma parliamo anche di coloro che ci irridevano accusandoci sino a ieri di essere "finiani" (cioè "badogliani", "neo compagni", nella migliore delle ipotesi mestatori ) quando sulle pagine del Barbarossaonline ci proponevamo con serietà di discutere alcune tesi di chi, sino ad allora, e per anni, era il leader della Destra in Italia. Il lettore attento ricorderà i nostri editoriali; diversamente vada a rileggere i numeri, presenti nell’ Archivio online: il n. 49 (E se Fini avesse ragione); il n. 50 (Ancora Fini); il n. 45 (L’autogoal di Fini) e via dicendo Anche di loro preferiamo non parlare! Cosa dire di chi fino a ieri ci canzonava ed ora, invece, ha scoperto la nuova luce? Personalmente ho chiarito la mia posizione nell’Editoriale di questo numero; mi piacerebbe che anche loro chiarissero l’improvvisa conversione. Comunque voglio tranquillizzarli: come è successo a Legnano (vedi sopra) così avverrà anche per loro. Se alle prossime amministrative non dovessero essere eletti, non si preoccupino: ci sarà sempre qualche partito che li accoglierà, magari lo stesso PdL. Perchè noi siamo fatti così, siamo buoni abbiamo la sindrome del figliol prodigo c’è sempre qualcuno che accoglie a braccia aperte il peccatore Ovviamente sempre in nome dell’etica in politica