Ferretto e Muscardini: misure anti-dumping per combattere la delocalizzazione - Numero 26

SOMMARIO DELLA SEZIONE:

  • FERRETTO E MUSCARDINI: MISURE ANTI-DUMPING PER COMBATTERE LA DELOCALIZZAZIONE
  • IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO VUOLE PREMIARE IL LEONKAVALLO
  • NUOVE INTERPRETAZIONI SULL’ASSASSINIO DI GIOVANNI GENTILE
  • FIRMATA LA COSTITUZIONE EUROPEA
  • UN VESCOVO CHE LE SA CANTARE (NON SOLO LE MESSE)


    FERRETTO E MUSCARDINI: MISURE ANTI-DUMPING PER COMBATTERE LA DELOCALIZZAZIONE

    Il 1 ottobre il consigliere regionale di AN Silvia Ferretto ha consegnato alla Regione Lombardia una mozione, la 683, per chiedere a Regione, Stato ed Unione Europea di intervenire a sostegno delle imprese nazionali messe in ginocchio dalla concorrenza sleale Le imprese italiane - esordiscono Silvia Ferretto Clementi, consigliere regionale di AN e l’On. Cristiana Moscardini, parlamentare europeo di AN - subiscono da anni concorrenza sleale da parte dei paesi dell’est (fra i quali anche "nuovi membri UE") e del sud est asiatico, che utilizzano strategie di dumping fiscale (applicando sulle società aliquote d’imposta di 10 punti inferiori rispetto a quelle applicate nei "vecchi membri UE"); ambientale (normative e controlli ambientali pressoché inesistenti e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali) e sociale (violazione dei diritti dei lavoratori e dei minori); grazie alle quali i costi del lavoro e della produzione sono bassissimi. La ricerca esasperata del profitto unita al crollo di competitività sul mercato delle nostre imprese - proseguono le esponenti di Alleanza Nazionale - aggravato anche da pesanti carenze infrastrutturali e burocrazia farraginosa hanno già indotto centinaia di imprese italiane a trasferirsi all’estero. Le conseguenze più evidenti di tali scelte sono la perdita di migliaia di posti di lavoro e la desertificazione industriale. La globalizzazione è un processo inevitabile che deve essere governato dalla Politica attraverso normative che ne limitino gli effetti negativi. Nella mozione presentata oggi - conclude Silvia Ferretto - proponiamo una serie di interventi a tutela dell’economia e del sistema produttivo nazionale ed in particolare di quelle imprese che scelgono coraggiosamente di restare in Italia:
    • Misure antidumping nei confronti di quei paesi che realizzano le loro produzioni violando diritti umani e diritto ambientale
    • Stop dei contributi pubblici a chi delocalizza la propria attività all’estero, chiudendo le strutture sul territorio nazionale
    • Seguire l’esempio del Min. delle Finanze francese, N. Sarkozy, nella lotta alla delocalizzazione: richiesta di armonizzazione a livello UE delle imposte sulle società e creazione di poli di competitività (distretti industriali creati ad hoc agevolazioni per le aziende che vi si trasferiscano)
    • Un maggior sostegno a piccole e medie imprese per incentivarne la permanenza in Italia
    • Tutela dalle contraffazioni e promozione del made in Italy
    • Stop dei contributi UE ai paesi che praticano dumping fiscale, sociale e ambientale
    • Convocazione urgente degli Stati Generali dell’Economia per la Lombardia


    IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO VUOLE PREMIARE IL LEONKAVALLO

    Il neo eletto Presidente alla Provincia di Milano, Filippo Penati, ha annunciato di voler attribuire il Premio Isimbardi, la più alta onorificenza provinciale, al Leoncavallo a dicembre, "Per aver costituito una presenza costante nella vita sociale e culturale milanese". "Penati nega che la sua sia una provocazione : "In questi 30 anni di vita il più famoso centro sociale milanese è andato oltre le sue aspettative alla nascita, diventando un punto di riferimento per la nostra città". Ma il Presidente al "leonka" c’è mai andato? "Solo una volta, durante la campagna elettorale - ammette e aggiunge - Non condivido tutte le sue articolazioni politiche ma ne riconosco il valore sociale. Perciò mi sembrava opportuno che tra i premiati ci fosse un’anima importante della vita milanese". Di più. Secondo il diessino, il centro di Watteu rappresenta un emblema della "Milano reale, quella delle periferie trascurate". Sulla rappresentatività del "leonka" ha qualcosa da ridire Paola Frassinetti, consigliera di AN a Palazzo Isimbardi:" Sono indignata per questa scelta che discreta il significato del premio. Io e il mio gruppo stiamo organizzando una protesta formale". ( Manuela D’Alessandro, Nell’era Penati, premio Isimbardi al Leonka, Libero, 31 ottobre 2004)


    NUOVE INTERPRETAZIONI SULL’ASSASSINIO DI GIOVANNI GENTILE

    Nel libro, appena uscito in questi giorni, Assassinio di un filosofo, Francesco Perfetti ricostruisce la fine del grande filosofo. " Non si uccide un filosofo per caso, né per semplice rappresaglia: Francesco Perfetti, direttore della rivista Nuova Storia Contemporanea, è convinto che dietro l’eliminazione di Giovanni Gentile ci fosse un lucido disegno politico. Anche a prescindere da chi operativamente prese la decisione, sostiene, l’attentato rientrava appieno nella linea perseguita dal Pci sotto la guida di Palmiro Togliatti, che si può quindi considerare il "mandante morale" dell’azione". ( Antonio Carioti, "Fu Palmiro Togliatti il mandante morale del delitto", Corriere della sera, 29 ottobre 2004)


    FIRMATA LA COSTITUZIONE EUROPEA

    "Insomma, per dirlo con una sola parola: perdiamo la patria, e, visto che le patrie si formano lungo il percorso di una storia comune, di una lingua, di un’arte, di una religione, di un paesaggio comune, saremo, tutti e venticinque, popoli senza patria, in preda alla depressione, alla sfiducia, al sospetto, alla prevaricazione di uno nei confronti dell’altro, e, di conseguenza, debolissimi. L’Europa forte e potente che i governanti sognano, non esiste e non può esistere perché è costruita sulle macerie dei sentimenti, dei valori dei popoli". (Ida Magli, Una festa senza popolo, il Giornale, 30 ottobre 2004)


    UN VESCOVO CHE LE SA CANTARE (NON SOLO LE MESSE)

    "A ben vedere, dopo un entusiasmo perfin poco contenuto, guadagnato soprattutto dietro la figura del papa, sta affacciandosi un atteggiamento di cultura del disprezzo nei confronti del cattolicesimo. (Si parla, ovviamente, dell’Italia). Le strutture della Chiesa sembrano diventare dei doppi rispetto alle istituzioni profane. Non si è lontani dal trattare organizzazioni cattoliche come gruppi di animalisti, di antifumo e di formule gastronomiche dimagranti". (Mons. Alessandro Maggiolini, Cresce una nuova moda: disprezzare i cattolici in nome del falso dialogo, Il giorno, 24 ottobre 2004)