Sieg heil bozen - Numero 03

Sieg Heil Bozen

A Bolzano, in questi giorni, le Forze dell’Ordine hanno effettuato numerosi interventi contro un gruppuscolo di Naziskin chiamato "Sangue e Onore" e i filmati di repertorio trasmessi dai maggiori telegiornali ci mostravano immagini di questi ragazzotti con il baffetto hitleriano, le pance debordanti per la troppa birra ingerita, il braccio alzato nel saluto a tre dita emanazione diretta di quella nazista proibito, i loro opuscoli e l’ iconografia tipica del Terzo Reich dai ritratti di Hitler e Rommel ( ma non era uno dei congiurati del complotto di Von Stauffemberg per cui Hitler stesso lo obbligò a suicidarsi ? Mah...) che doveva durare mille anni e invece anche per questo fu di molto inferiore al Ventennio che sperava di umiliare in quanto in fondo emanazione della " Decadente razza latina ". E si è molto tentati di effettuare parallelismi tra la Destra italica di A.N. e quell’accozzaglia di teppisti che amano le tinte macabre e le divise con le rune o i teschi ma sarebbe un grave, gravissimo errore di valutazione che riporterebbe alla mente gli ovvi rendiconti elettorali di parte. Si sa che lo scandalo e la notizia forte d’immagine quando non di contenuti ha un riflesso sulle decisioni dei cittadini: un po’ come quando si vedono i " Kompagni " di Rifondazione osteggiare apertamente Israele e però arrogarsi, godendone immeritatamente, il ruolo epico dei comunisti liberatori dei campi di sterminio. Piuttosto sarebbe interessante una valutazione comune di estremismi inutili quali i Ragazzi dei Centri Sociali politicizzati e legati a Rifondazione e le teste rasate dei vari Forza Nuova, Fronte Veneto Skinhead o altri: in fondo anche l’On. Fausto Bertinotti in occasione degli scontri ai vari convegni circa la Globalizzazione non si è dimostrato troppo severo contro i Forzanovisti che assieme ai cannaioli dei Centri Sociali si divertivano a giocare agli eroi a suon di vetrine rotte e di molotov contro tutto e tutti. Ed è questo il problema. I fanatismi non hanno fede, religione, razza, etica, morale: sono tutti fatti degli stessi sassi da lapidazione, delle stesse bottiglie incendiarie, delle stesse frasi fatte, della stessa rabbia, dell’uguale paura ma soprattutto sono il simbolo di ciò che lo Stato non è capace di fare nella sua quasi totale incomprensione delle frustrazioni represse dei giovani e dei giovanissimi rincretiniti dai Grandi Fratelli e dalle Playstation, dai messaggi SMS e dai panini di Mc Donald, dalle canne di marijuana che " Tanto non fa male perché lo dice il Ministro " alla noia dei sassi dall’ autostrada. Quei ragazzi italiani di lingua tedesca che in Austria verrebbero trattati da " Terroni " si nutrono dei fantasmi del passato perché nessuno è riuscito a dargli qualcosa a cui aggrapparsi. E in un certo senso capisco entrambi a livello umano: i primi nascono dal fallimento dell’abietta morale borghese materialista e i secondi dal fallimento dei valori morali ed etici, del flagello del comunismo che ha fatto della Germania dell’Est il ricettacolo di miserie e furore ideologico in contrapposizione delle falci e martelli che nessuno voleva più se non i satrapi di regime e quei cani feroci della STASI. Ma il " fenomeno Skinheads " da dove arriva, che cosa vuole ? E’ una comunità ? Forse, ma generata da un effetto moda derivante dalle forti proposte inglesi della metà degli anni’60 quando i cosiddetti Mods, gang giovanile che si contrapponeva ai Rockers, decideva di gettare il vecchio eskimo e le giacche stile Who di Quadrophenia per indossare i jeans sdruciti e decolorati aderenti e i giubbetti imbottiti denominati " Bomber " ( tra l’altro Made in USA ) che abbinati ai tatuaggi e ai capelli cortissimi o totalmente rasati, davano loro un aspetto più virile e bellicoso, fattore importante nelle risse e alle violenze da stadio. In Germania nuclei di questi si sono sempre più avvicinati ad aree politiche vicino ai partiti democratici protestanti che li strumentalizzava come strumento intimidatorio rinnovando in loro il desiderio di un legame " militante " quali potevano essere gli anziani veterani delle SS o del partito Nazionalsocialista che erano accettati negli stessi partiti e che ben accoglievano i tesserati della H.I.A.G. e cioè dell’Associazione di Riabilitazione delle S.S. Da qui a diventare un nucleo affamato di violenza e viltà il passo è breve. Molti aderenti e simpatizzanti ad aree politiche della Destra Italica che ne ammirano le " belliche gesta " non sanno o non vogliono sapere che in Inghilterra ,ai miei tempi, gli " Skin " erano i figli della classe operaia tendenzialmente di Sinistra ma che amavano giocare con l’ignoranza dell’ estremismo marcato National Front: ragazzotti e ragazzotte abruttiti dalla birra e dalla disoccupazione che amavano picchiarsi alle partite dell’ Arsenal e pestare gli Italiani al grido osceno di " Maffia, Spaghettui, Duce & Mandolino" e che amavano ballare la musica nera chiamata Ska. O che in Germania la " Caccia all’Immigrato " ci vede bersagli privilegiati in quanto Italiani. Ma nemmeno questo interessa nessuno di questi perché oggi nel crogiuolo della rabbia e della violenza inutile ci sono Skinheads Tedeschi, Norvegesi, Italiani ma anche Turchi, Spagnoli e persino di religione Ebraica nonché una folta comunità omosessuale con la testa rasata ( ben altre le mire che li vedrebbero più volentieri nell’ARCIGAY di Grillini che non nelle SA ) cui non interessa granchè della politica ma con il desiderio di picchiare, picchiare e picchiare. Lo stesso che hanno anche gli altri con i capelli lunghi, arrotolati e imbottiti delle droghe che qualcuno vuol far credere non facciano davvero male. Io credo fermamente in una Destra differente che ben pochi oggi sono in grado di vedere e questa visione un giorno sarà unica, unitaria , assoluta se non vogliamo essere distrutti dai leghismi e dagli estremismi dei neocomunisti e dei questi spellacchiati figuri che a mio avviso non sono e non saranno mai una forza politica nazional -popolare. La mia, la nostra e la vostra Destra sarà un retaggio progressista nel tradizionalismo, una vertigine che dovrà portarci a una valutazione elitaria della società e della realtà e dove per " Tradizione " non si intenderà certo una staticità del pensiero e dell’azione ma una rivalutazione di antichi valori comuni che in passato hanno fatto di Roma e dell’Italia un faro di libertà e di civiltà e che forse creeranno qualcosa che oggi non esiste ancora ma che già vedo brillare in un orizzonte non lontano: la luce di una vera Destra che non avrà nulla a che fare con questi squallidi epigoni spellacchiati dei Centri Sociali rossi o con i neonazisti di qualunque raggruppamento.

Forza e Onore, certo, ma il nostro, non il loro !

Fabrizio Bucciarelli


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