QUANDO I CITTADINI FANNO AOOO?!? - Numero 30

Dopo il risultato del referendum francese, un altro colpo viene inferto a Bruxelles: l’Olanda ha espresso un netto "no" alla Costituzione Europea. Il 54,8% dei francesi che sono andati a votare il 29 maggio e il 61,6% degli olandesi il 1 giugno hanno infranto il sogno di un’Europa che passo passo si costruiva quasi da sola. Mentre Bruxelles lavorava per l’allargamento i cittadini europei hanno avuto una percezione inquietante dell’Europa che si stava costruendo.
Dando nuova vita al titolo di una canzone molto di moda in queste settimane che parla dello stupore dei bambini che fanno "O" si può affermare che i cittadini europei stiano iniziando a dire "AOOO!?!".
Io credo nell’Europa. Ho sempre creduto nella visione più idealistica di questo nostro continente che con il tempo si doveva trasformare in una patria comune. Ma come molti non sono sorpreso di questo deciso "no" dei francesi e degli olandesi. Non potevo sorprendermi se qualcuno afferma che questo europeismo senza passione nato prima per interessi economici e solo dopo per unire i popoli,non era gradito. Da possibile patria comune ci si è avviati, paradossalmente, verso la creazione di una terra di nessuno. Da Europa delle Patrie ci si e’ incamminati verso un non-luogo dove i cittadini si sentono spaesati. Ma pensiamo in piccolo. Rimaniamo in Italia.
Se il 12/13 giugno, invece del referendum sulla procreazione assistita, si fosse votato per la Costituzione Europea, qualcuno pensa veramente che gli italiani avrebbero detto una cosa diversa da francesi od olandesi?

La risposta e’ una sola: AOOO!?!

Se si va al supermercato qualcuno non si accorge che i prezzi sono più elevati di quando c’era la lira? Certo non e’ colpa dell’euro in quanto moneta ma e’ un dato di fatto che da quando c’e’, tutto costa di più.Ed e’ questo che il cittadino nota. Sicuramente la colpa e’ del mancato controllo dei prezzi e delle conseguenze dell’import-export in un contesto europeo senza dazi,dogane e confini. Tuttavia c’e’ qualche italiano che,a ragione o torto, non si lamenti dell’euro?

La risposta e’ una sola: AOOO!?!

Se si parla di lavoro con una persona incontrata per caso,il discorso non e’ forse sempre lo stesso? Le aziende che chiudono perché ci sono meno entrate... le aziende che vanno all’estero perché nei paesi dell’Est, membri dell’Unione Europea, la manodopera costa di meno; la difficoltà che i giovani hanno nel trovare un lavoro stabile e appagante...;il problema dell’apertura del mercato asiatico che porta prodotti sottoprezzo; ecc ecc. C’e’ qualcuno che dica che il mondo del lavoro va bene, che il mercato funziona, che l’occupazione si trova senza problemi,che c’e’ stabilità economica?

La risposta e’ una sola: AOOO!?!

Come ho detto prima, io credo nell’Europa. Credo però in un’Europa delle Patrie (ancora lontana dal concretizzarsi) che bene viene descritta da Alain De Benoist in un suo libro di alcuni anni fa "L’impero interiore". De Benoist parla di un’Europa che "può realizzarsi esclusivamente sulla base di un modello federale portatore di un’idea",di un soggetto politico basato su valori comunitari che promuova un progetto serio di rapporto tra i vari paesi senza dimenticare una politica sociale che preservi il benessere dei cittadini.

Il sogno europeo e’ una grande visione che può realmente prendere forma. Ma ci vuole attenzione a non rendere i cittadini insoddisfatti e spaesati. Troppa burocrazia,il male un po’ di tutti i sistemi democratici, affligge l’Unione Europea. Ma non solo. Ci vuole anche la costruzione di un’autorevolezza e di una forza che si manifesti in modo palese nei momenti di crisi come la Serbia ieri e l’Irak oggi. L’Europa deve diventare il terzo polo mondiale economico in modo da competere con USA e Oriente ma senza dimenticare che e’ fondamentale preservare le culture e le tradizioni dei singoli paesi membri dell’Unione Europea. Come ha scritto anni fa l’antropologa Ida Magli nel libro "Contro l’Europa" criticando questo soggetto in cui l’unico "valore" sembrava fosse rispettare i parametri di Maastricht: "Nel momento stesso in cui qualcuno afferma che sei uguale ti uccide come esistente, ti cancella. O sei diverso, oppure non si vede che ci sei".
Francesi e olandesi hanno detto "no" anche a questo.Non vogliono essere uguali. Non vogliono la burocrazia dell’Unione Europea. Hanno detto "no" a questa Europa,non all’Europa. Sogno ambizioso di un soggetto politico portatore di un’idea e di benessere economico per tutti i cittadini.

Il compito della destra, oggi al governo dell’Italia,deve essere dare nuova vitalità al progetto europeo e far rinascere tra i cittadini la fiducia e la speranza di un futuro migliore.

Vito Andrea Vinci