Ha suscitato molto rumore “l’albero della vita” collocato davanti al Municipio di Gallarate. Un’iniziativa che vuole festeggiare i bimbi nati quest’anno. Questo tragico 2020 non può, non deve , essere ricordato solo come l’anno delle morti per Covid, ma anche come quello della vita. I nomi dei 370 bambini venuti al mondo a Gallarate sono lì a testimoniarlo, costituendo con ogni cartellino che porta il loro nome, attaccato all’albero di Natale, la voglia di riscatto della città e di una nazione. L’idea è stata di Claudia Mazzetti, dinamica assessore del Comune di Gallarate. Anche altrove, come a Legnano, c’è il bosco con alberi piantati a ricordare i nati in quell’anno, ma farlo adesso, durante le feste, tristi, di questo Natale è un segno di speranza, un volersi scrollare da dosso la tristezza che ci attanaglia tutti. Li ricorderanno come i nati del ’20; la memoria ci riporta ai “ragazzi del ’99, quei giovani che si immolarono per difendere l’Italia dopo la disfatta di Caporetto. Come quelle povere vite furono strappate al loro futuro, queste giovani vite ci aiutano invece a guardare al loro e al nostro futuro. Benvenuti bimbi del ’20, siete la nostra speranza, la nostra gioia.
A.F.V.