E’ TEMPO CHE LA DESTRA - Numero 10

Il vento della Destra spira, finalmente, in Italia; un vento forte, che ci ripaga di tante amarezze, di tante delusioni, di tante incomprensioni. Chi viene da una lunga militanza sa quanto il nostro passato sia stato fatto oggetto di accuse, recriminazioni, falsi storici, ma soprattutto incomprensioni. Incomprensioni quotidiane da parte di chiunque, amici del bar o colleghi di lavoro. Ora un altro tabù è caduto. Ora la gente guarda con occhi diversi alla Destra, sa distinguere. Sa scegliere. Ora sta a noi non disperdere questo patrimonio, questa ricchezza: bisogna ben amministrarla, non deludere chi si è affidato a noi. Anche perché altre volte, in altre situazioni, è accaduto. Il partito innanzi tutto. Il che per noi di Destra vuol dire, e non sembri retorica, il Paese, l’Italia, e non si abbia paura a dirlo : la Patria. Poi tutto il resto. Poi le pur legittime aspirazioni personali. L’Italia viene sempre prima. E per essa bisogna sapersi sacrificare, anche nel piccolo, anche nella banalità del quotidiano. Quelli che accorrono in aiuto ai vincitori…possono trovare altrove il carro che li trasporti. Di seguito alcuni articoli di nostri collaboratori che ci scrivono da più parti d’Italia.

Barbarossa


E’ TEMPO CHE LA DESTRA…

Quello che differenzia la Destra, quello che ci differenzia dal resto del panorama politico, è la sua capacità di interagire con valori fondamentali quali la vita, la famiglia (nel senso più tradizionale del termine); l’identità personale, l’affermazione dell’individuo in quanto tale, ricco di dignità e componente della collettività, le libertà tutte. Ideali che non si limitano ad un insieme di natura politica o sociale, ma che traspaiono da valori universali e intrinseci ad ogni essere umano. Con un movimento di centrosinistra, cattocomunista, che tende sempre di più l’orecchio ma soprattutto strizza l’occhio rapace ai voti del centro, con reale trasformismo, in virtù del fatto di essere stati partiti di governo, è assurdo pensare oggi ad una destra impegnata nel raggiungimento di particolaristici obiettivi economici, tralasciando il campo del dibattito sociale e culturale su cui si possono portare oggi, più che mai prima, gli argomenti forti che da sempre hanno fatto della destra un elemento radicato nelle coscienze. Oggi la gente ha bisogno di sentirsi rassicurata sui temi della legalità, della sicurezza, di una giustizia giusta, della certezza del diritto e della pena, di una buona magistratura, di una sanità coerente e sana. Non bisogna dimenticare, altresì, le forze dell’ordine e le forze armate, demotivate e vincolate. Questi, alcuni dei valori forti della Destra che vogliamo promuovere perché senza ordine, sicurezza e legalità non vi può essere vera libertà e libera espressione delle identità, personali o sociali che siano. E’ lecito sostenere che tali principi siano fondamento stesso della democrazia e in ferma contrapposizione con le demagogiche tesi sociali, libertine e buoniste, cavalli di battaglia della sinistra.

Ma è tempo che s’inizi a sostenere coi fatti queste splendide certezze filosofiche, è ora che si accantonino i nostalgismi, i tentativi di rifondazione di un qualcosa di vetusto, anacronistico...
...sulla scorta degli insegnamenti che abbiamo ricevuto dai nostri maestri, ci piace citare il primo vero "europeista" della politica italiana, Giorgio Almirante, il quale spesso diceva: "...non rinnegare, non restaurare..."

E’ tempo che ci si proietti verso il futuro, voltandosi indietro solo per misurare quanta strada s’è fatta, è tempo che i "vecchi" sostengano i "giovani", e che i "giovani" rispettino i "vecchi". E’ tempo che chi si professa di destra, la pianti d’imitare la sinistra e una volta per tutte FACCIA LA DESTRA!

Giuseppe Mallamaci


CASTROVILLARI: SOFFIA IL VENTO DELLA DESTRA GIOVANILE

Si sapeva che avevamo buone possibilità di vittoria, ma sicuramente non ci aspettavamo una disfatta così clamorosa della sinistra. A Castrovillari il vento di Destra che soffia in tutta Europa ci ha spinti a compiere una grande impresa, stravolgere cioè la storia del più importante centro del Pollino, ora amministrato per la prima volta dal dopoguerra, da un governo di centro-destra. La sinistra è stata finalmente punita per la sua politica scellerata, conservatrice e autocelebrativa che ha isolato i giovani piuttosto che coinvolgerli. Molti degli interessi giovanili non sono stati presi in considerazione dalla passata Amministrazione comunale la quale ha illuso e spesso deluso le speranze di noi ragazzi con una politica distante, non protesa a soddisfare le nostre esigenze ma rivolta solamente a soddisfare le aspettative di una fascia ristretta della popolazione. In questi ultimi cinque anni del loro governo non si è pensato affatto di far partecipare attivamente i ragazzi alla vita amministrativa ma piuttosto si sono illusi di risolvere i nostri problemi con la loro sinistra mentalità di adulti. Era dunque prevedibile che gli stessi giovani avrebbero contribuito alla sonora sconfitta del sindaco uscente. L’impegno diretto e sincero nella campagna elettorale, che ha visto trionfare il centro-destra e il sindaco Blaiotta, del gruppo di Azione Giovani è testimonianza di volontà di cambiamento e di maggiore attenzione alle problematiche giovanili. Cambiare significa un diverso modo di fare politica; tra le tante cose che abbiamo intenzione di fare vi è la voglia di prevenire la devianza giovanile grazie a spazi per un’aggregazione spontanea e coinvolgente, degna alternativa dell’occasionale "comitiva", ove la crescita della persona viene spesso subordinata alla simpatia per una moda, e degli altrettanto celebri "centri sociali", luoghi d’illegalità diffusa e portatori di una pseudo-identità individualista che si spaccia per "collettiva", senza neanche aspirare ad essere organica e comunitaria. Noi vogliamo costruire i presupposti affinché si interrompa l’esodo dei giovani da Sud verso Nord, vogliamo una città più a misura d’uomo che investa sui giovani perché in effetti "il domani appartiene a noi". Nella zona del Pollino continuano dunque ad aumentare i comuni governati dal centro-destra: ad Acquaformosa, Laino Borgo e Mormanno si aggiunge ora anche Castrovillari, il più grande centro dell’area. In questo comprensorio del Pollino è oramai diventata una realtà la presenza continua, filtrante e proficua del movimento giovanile di destra che mi onoro di rappresentare.

Raffaele Forte