La Destra giovanile attraversa un momento particolare.
La vicenda referendaria e la scelta convinta per l’astensione attiva ha ricompattato Azione Giovani e l’ha rilanciata come soggetto autonomo e centrale della politica nazionale.
Dopo anni siamo tornati a praticare quell’eresia che per tanto tempo è rimasta sancita in tanti nostri documenti ma che stentavamo a rendere fatto politico, schiacciati come eravamo dalle dinamiche di un partito di governo.
Ma, contrariamente a quanto avvenuto ad esempio alla Sinistra Giovanile, Azione Giovani ha saputo resistere ai tempi e ora è pronta per nuove e affascinanti sfide.
Dopo anni abbiamo sperimentato che l’autonomia giovanile non è solo un principio da enunciare ma una prospettiva politica necessaria, non contro ma al contrario per Alleanza Nazionale. E così, mentre Fini e altri si producevano in voli pindarici sui diritti individuali, Azione Giovani sceglieva con forza la strada dell’intransigenza sui valori.
E così vogliamo continuare a fare, cercando di rappresentare un punto fermo di una Destra che troppo spesso negli ultimi mesi è sembrata inerme di fronte alle improvvise sterzate del proprio leader.
Così abbiamo fatto a Milano pochi giorni fa manifestando contro l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, così faremo sui Pacs, così faremo sulle tematiche del precariato giovanile, della scuole e dell’università dell’immigrazione, della droga e degli Ogm. Proprio noi che nei decenni ci siamo caratterizzati per le analisi elaborate, per il tentativo di superare i vecchi schemi, di rinnovare costantemente il bagaglio culturale della Destra italiana
proprio noi, eredi di quelli che non avevano paura di schierarsi contro la pena di morte quando il Msi la propugnava, che erano contro la prima guerra in Iraq anche se persino Rauti si schierò con Bush senior.. proprio noi oggi sentiamo il bisogno di riferimenti solidi, sentiamo viva la necessità per la Destra di rappresentare senza tentennamenti il senso comune del nostro popolo.
An eredita una tradizione politica grande e plurale, nasce per interpretare il bisogno del cambiamento all’insegna di valori tradizionali ed immutabili. Non accettiamo che nell’indefinitezza della linea politica di oggi, siano Pera, Ferrara e la Fallaci ad insegnare a noi cosa deve fare la destra.
Al contrario di tanti "folgorati sulla via di Damasco" noi abbiamo sempre saputo qual è la terza via tra il confessionalismo e l’ateismo materialista, tra lo scontro di civiltà e la negazione dell’identità, tra i valori del progresso e il progresso senza valori. E allora sta a noi, e in particolare sta alla gioventù di destra, rivendicare con orgoglio questa consapevolezza e tornare a renderla centrale nella linea politica di An.
Se sapremo fare questo, se sapremo trasmettere a tutto il partito e al popolo della destra questo orgoglio e questa voglia di combattere, avremo dato una risposta chiara e convincente anche ai nostri elettori che torneranno a seguirci e ad apprezzarci come è stato solo poco tempo fa.
E allora torneremo a vincere!
Carlo Fidanza
Vice Presidente Nazionale di Azione Giovani